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Lo Statuto Albertino

La sera del 19 febbraio 1848 il Consiglio Comunale di Sassari, riunito in seduta, diede lettura del Dispaccio Viceregio che annunziava la Costituzione adottata dal Regno di Sardegna

il 4 marzo 1848 a Torino (lo Statuto del Regno o Statuto Fondamentale della Monarchia di Savoia del 4 marzo 1848, noto come Statuto Albertino, dal nome del re che lo promulgò, Carlo Alberto di Savoia). In questa seduta furono prese diverse deliberazioni; ne riportiamo due:

1) Venne accolta la domanda inoltrata da molti cittadini e dalla gioventù studiosa per venir aperta in Città e villaggi una sottoscrizione per contribuire alla spesa di una statua in marmo, rappresentante il re Carlo Alberto, da innalzarsi nel centro della piazza della Carra, onde eternare con tal monumento la memoria del giorno 8 febbraio (data di proclamazione al popolo dello Statuto). Fu votata ad unanimità, e fu subito nominata una Commissione per eseguirla, composta del prof. F. Cossu, Don Giacomo Deliperi, prof. Crispo, Avv. Pisano Marras e Andrea Tavolara (ma oggi, come è noto, al centro della piazza Tola, Carra Grande, troneggia la statua di Pasquale Tola, ndr).

2) Fu altresì deliberato, di chiamare la Carra Grande col nome di Piazza Carlo Alberto; l’uscita di piazza Castello col nome di Piazza della Costituzione; la Via Reale, Strada della Costituzione, e quella conducente a Pozzo di Rena Contrada Azuni (anche queste denominazioni oggi sono sparite, ndr). Di più fu deciso, di mettere una lastra di marmo in un lato della Piazza della Costituzione, incidendovi gli articoli che formano le basi dello Statuto fondamentale dell’8 febbraio. (Voti 13 contro 2 negativi).