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Felice Cavallotti

Nel 1897 per volontà dell’attivissimo sindaco Gaetano Mariotti (1846-1902), che avrebbe voluto alberare tutte le piazze di Sassari, fu creato nella parte bassa dell’ampio spazio venutosi a creare con l’abbattimento del Castello e la costruzione della nuova Caserma-quello che era stata il centro dell’antica Piazza Castello – di fronte alla Chiesa del Rosario, un piccolo giardino ricco di aiuole fiorite e cespugli, racchiuso da un’elegante cancellata in ferro battuto, definito Square, che con un tocco di elegante stile Umbertino, servì  in qualche maniera a mascherare il forte dislivello verso l’imbocco delle vie Finanza – poi Luzzati – e del Largo Cavallotti.

Il 6 Marzo 1898 giunse in città la notizia della morte avvenuta in duello del deputato progressista Felice Cavallotti, amato perché aveva sempre difeso gli interessi dei sardi con discorsi infuocati. Immediatamente si formò un comitato, composto in prevalenza da repubblicani, che iniziò una pubblica sottoscrizione per innalzare un busto in sua memoria. Lo scultore Ettore Ferrari (Roma, 1845 – 1929), uno dei protagonisti della celebrazione artistica del nuovo stato laico nato con l’Unità d’Italia e autore – tra le altre cose – del monumento a Giordano Bruno in Campo de’ Fiori a Roma, eseguì l’opera in bronzo rinunciando generosamente al suo compenso. II mezzobusto con trofeo, in cui sono intrecciati una bandiera, una spada e una lira, poggia su un grezzo blocco di granito.

Si decise di collocarlo al centro dello Square e venne inaugurato con una cerimonia solenne il 29 Aprile del 1900.

Rimosso in epoca fascista insieme al nome dello slargo, che divenne XXVIII Ottobre in ricordo della Marcia su Roma, il monumento fu ricollocato al suo posto nell’immediato secondo dopoguerra.

La demolizione dell’intero gruppo di case verso il lato Sud, avvenuta nei primi anni ’60 del XX secolo per la costruzione del nuovo grattacielo, salvò il giardinetto anche se restrinse la strada a valle e notevolmente l’imbocco di Largo Cavallotti, che prima di allora, e da sempre, si presentava a imbuto.

(Tratto dai manifesti affissi sul lato del grattacielo vecchio che dà su piazza Rosario, patrocinati dal Comune di Sassari e dal Fondo per l’ambiente italiano).