Il Corso e Porta Sant’Antonio
Gli atti dei secoli XVII e XVIII appellano il corso Plaza de Cotinas, Sa ruga de cotinas o Platha de Cotinas, mentre la piantina del 1799 di Giovanni Masetti Raimondi riporta la parte vicina a Piazza Sant’Antonio “Campu di Carros” (piazza dei carri). La parte alla metà della via veniva chiamata inizialmente “Ruga de cotinas”, ossia “rua” (“strada”) e “de cotinas” (“di pietre”); in seguito venne detta ispanicamente “plaza” o “platha”, non inteso come piazza ma come via larga. Già nel 1872 risulta essere nominata al monarca italiano. Fino ai primi anni del ‘900 continua a risultare come via. Il Corso Vittorio Emanuele inizia in corrispondenza di Piazza Azuni (un tempo sull’ampia scalinata della chiesa gotica di Santa Caterina, demolita nel XIX secolo) e termina in Piazza Sant’Antonio. Lungo la via sono ancora visibili case gotiche risalenti al 1400, come la Casa Farris, la Casa di Re Enzo (con dei capitelli scolpiti).
DOMINAZIONI
- Tempi remoti
- Al tempo dei giudici (dal 1020 al 1275)
- Sotto i Pisani (dal 1276 al 1294)
- Sotto i Genovesi (dal 1294 al 1324)
- Sotto gli Aragonesi (dal 1323 al 1479)
- Sotto gli Spagnoli (dal 1479 al 1720)
- Sotto i Piemontesi (dal 1720 al 1848)
- Sotto la Costituzione (dal 1847 al 1870)
- Sotto la Nuova Italia (dal 1870 al 1900)