
Il Gremio dei Sarti è l’antica associazione di mestiere nata a Sassari in età comunale (tra il XIII ed il XIV secolo) e costituitasi ufficialmente durante la dominazione aragonese su esempio delle associazioni corporative barcellonesi nel 1532. In quello stesso anno si dotò del primo Statuto, sotto l’invocazione di Nostra Signora di Montserrat (la Moreneta) patrona anche della Catalogna; compatrono del Gremio è S. Omobono Tucenghi, patrono di tutti i sarti d’Italia. Gli Statuti furono rinnovati successivamente nel 1750 e nel 1772.
La bandiera del gremio è di colore giallo oro damascato riportante l’effigie della patrona. È l’unica bandiera di questo colore. In passato però erano gialle le bandiere di altri gremi che avevano a che fare con pelli e tessuti, come il gremio dei conciatori e quello dei pellicciai, oltre a quello dei braccianti. La punta della bandiera raffigura una colomba.
La cappella del gremio si trova nella chiesa di Santa Maria di Betlem.
Gli appartenenti al Gremio dei Sarti indossano un costume composto da frac nero con camicia bianca, guanti e papillon neri e spada. Il gilet è in broccato giallo oro.
Il candeliere dei sarti è quello che più si differenzia dagli altri. Lo stile è definito impero, ha un motivo baroccheggiante a spirale nella parte superiore della colonna e impressi la Madonna con Bambino, sant’Omobono, sant’Antonio e san Gavino in quella bassa. Il candeliere vecchio è della fine dell’800 anche se nella struttura ha parti del candeliere del 1700.
Il candeliere non ha capitello ma sulla sommità della colonna arde un braciere. Il candeliere dei sarti pesa 242 kg con stanghe e 225 kg senza stanghe.
A partire dal 2015 il Gremio possiede un nuovo Candeliere, copia quasi identica del cero ottocentesco, che ha sostituito il precedente, il quale per problemi di staticità non potrà più essere utilizzato per la festa del 14 agosto. Il peso del nuovo candeliere è di 225 kg senza stanghe e 257 kg con stanghe.
(Testo da Wikipedia – Video di Stefano Solinas)
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