Lavorazione dei metalli

Lavorazione dei metalli

Ferrari. Sono in buon numero, e distinti in fabbri d’arte grossa e di arte fina. I fabbri d’arte grossa lavorano aratri, zappe, marre, scuri, picconi, cerchi di ruote e altri utensili d’arte, in generale tutti i grossi ferramenti. I fabbri d’arte fina fanno opere gentili.

Armaruoli. Saranno non più di 10, e siccome l’uso delle armi è assai largo, però han molto lavoro, per montare archibugi e pistole, fabbricar piastre, e incidere in rabesco le lamine che accerchiano la canna, e le altre che adornano la cassa.

Stagnieri. Lavorasi in sei botteghe sullo stagno e la latta, e si fanno fiaschi, piatti, bottiglie, e molte maniere di utensili. Si esercitano in quest’arte 20 persone circa.

Ottonai. Si possono numerare sette officine, e tra mastri e lavoranti 18 individui, che fanno candelieri, posate, scrivanie, sproni, campanelle e vari altri articoli. I medesimi fondono pure all’occasione delle campane di qualche grandezza.

Oreficeria. Si possono contare quattro o cinque officine, nelle quali non lavorano forse più di 16 persone.

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