Il Commercio

Il Commercio

Il commercio di Sassari è quasi tutto in mano de’ genovesi, i quali riescono negli affari non pure meglio de’ sardi, ma anche degli altri forestieri. Né questo vale solamente per il presente, perché è stato sempre così, sin da’ primi tempi storici di Sassari.

Esportazione. I principali articoli, che da Sassari si mandano nel commercio, sono l’olio, il grano, il formaggio; gli articoli minori sono capi vivi, cuoi e pelli, pietralane, sugheri ecc. E’ poca la quantità di vini che si manda all’estero; invece da quando si è accresciuta e raffinata la distilleria esportasi gran copia di spirito.

I negozianti maggiori. A Sassari sono 50 in circa, alcuni fra’ quali sono creduti milionari, computando ogni avere, cioè aggiungendo al valor delle merci i crediti e le grandi possessioni.

I negozianti minori. Hanno piccole botteghe, dove vendono tele, panni, corami, droghe, chincaglierie e gran varietà di altri articoli. Sono in gran numero, forse 120, e quasi tutti sardi e sassaresi.

I negozianti girovaghi (li bittuleri) sono quelli che prendon la roba da’ grandi negozianti e la trasportan sul basto, per venderla nelle fiere che si fanno in occasione di qualche festa.

Inservienti al commercio. Sono nella piazza di Sassari alcuni sensali, che servono a’ negozianti del paese e a quelli che vengon dal porto.

Facchini. Sono in gran numero e fanno da sensali per olio e grano. Non hanno distinti servigi e ciascuno fa di tutto secondo il bisogno.

Carrattori e carrettonieri. I carrattori sono in gran numero e si impiegano per trasporti di sale, formaggio, tabacco, carbone e legna.

Viandanti. Battono le antiche strade e trasportano merci, massime dove non si può carreggiare.

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