Ambasciatori

Ambasciatori

La Podestà e gli Anziani sceglievano gli Ambasciatori da spedirsi, secondo lo esigeva il bisogno. Si mandavano a spese del Comune, ed il salario che si dava ad ognuno di essi era di soldi 5 per ogni cavalcatura che portavano seco (il cui numero e qualità venivano stabiliti dal Podestà e Anziani) e di soldi 8 per la cavalcatura della persona sua. – Se per caso poi si mandavano gli Ambasciatori fuori di Sassari, si accordava loro 15 soldi al giorno pro ispesas suas et dessa famiza sua. E non potevano avere che questo semplice salario, contro multa di lire 25 se alcuno di essi, pubblicamente o privatamente, parlava di aumenti o di provvigioni: multa che andava a benefizio delle muraglie della città.

Gli Ambasciatori dovevano far registrare negli Atti del Comune il giorno dell’andata a quello del ritorno, e non dovevano recar con loro meno di due fanti. Al lettore sembrerà troppo modesto il salario di 15 soldi al giorno per mantenere con decoro un ambasciatore, la sua famiglia e i suoi cavalli nel Continente, e così pare anche a me; ma il Tola nota, che il salario non sembrerà così tenue quando si rifletta a quello che il Comune di Firenze pagava, 160 anni dopo, all’ambasciatore Nicolò Machiavelli!

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