Sassari nell'Ottocento

Figlie di Maria

Ritiratosi in Sassari dai suoi lunghi servigi, il Marchese Boyl (sotto, nella foto piccola), segnò il primo anno del suo soggiorno in patria con una benefica istituzione. Pietoso dello stato miserabile di alcune povere fanciulle le raccolse in un palazzo, le provvide a sue spese di alimenti e di abiti, le sottopose a un’eccellente direttrice (allieva delle Fieschine di Genova) per ammaestrarle ne’ vari lavori femminili, e le raccomandò a un degno ecclesiastico per le opportune istruzioni e pratiche religiose. Alle orfanelle fu imposto il nome di Figlie di Maria.

Il Viceré encomiò la caritatevole impresa e la raccomandò al Sovrano perché la confortasse con sussidi e còlla sua protezione. Sperava l’istitutore d’essere aiutato dal Municipio e dai privati cittadini; ma, e per strettezza di finanze gli uni, e per spensieratezza gli altri, il Boyl fu lasciato solo. Lo stabilimento delle Figlie di Maria fu istituito il giorno delle Pentecoste del 1832.

(da “Sassari”, di Enrico Costa)