Come abbiamo già detto, nel 1316 esistevano ancora nella Nurra parecchi villaggi popolati; ed essa sin d’allora era già di privato dominio del Comune e Repubblica di Sassari; tanto è vero, che vi era nominato un Curatore, il quale non poteva ricevere regali dagli uomini di quella Curatoria. Esso doveva contentarsi del solo stipendio assegnatogli dal Comune. Gli era proibito, sotto pena di lire 10, non solo di vivere colà a spese delle ville e della Curatoria, ma ancora di spendere del suo in favore di quegli abitanti. E se i Giurati e i Maggiori di quelle ville acconsentivano a spendere, pagavano di multa 20 soldi. Ben vedete che negli Statuti si era tutto preveduto! – Il Curatore doveva camminare sulle uova, e sfuggire i complimenti delle popolazioni della Nurra. Il poveretto non aveva neppur lo sfogo di prendersela coi cinghiali, perché i Codici non gli accordavano più di quattro caccie all’anno!