Anticamente, come oggi, si facevano molte feste nelle chiesette sparse nei dintorni di Sassari, e il popolo vi accorreva a frotte, commettendovi gli stessi abusi che ancora oggidì vi si commettono.
La Repubblica cercò di mettervi riparo coll’art. 107, il quale vietava ai cittadini di recarsi ad alcuna chiesa fuori del distretto di Sassari nella notte della vigilia della festa, per vegliare (ad vizare – ad vìzatorgiu).
La multa era di 40 soldi per 1′ uomo, e di 20 soldi per la donna. – I soli che potevano andarvi a loro piacere erano i conversos e i pinzoculos, (laici che nel convento portavano l’abito della Religione e vivevano coi monaci, servendo alla chiesa).