Abbiamo rilevato dalla Convenzione come fra i Sassaresi erano alcuni che facevano, il commercio raccogliendo i frutti della Provincia e portandoli in quella città del Continente colla quale erano in relazione; prima al porto di Pisa, poi a quello di Genova, come erano obbligati dai patti or dell’una ed or dell’altra Repubblica.
Nota l’Angius che: se i Sassaresi non avessero avuto legni propri con cui veleggiare le derrate della Provincia, sarebbe stato superfluo l’articolo della Convenzione per cui fu ad essi promessa l’immunità delle gabelle in Genova.
Le merci che i Sassaresi portavano al mercato di Genova sono indicate nella Convenzione. Esse consistono in grano, orzo, carni salate, formaggio ed altri articoli, come lane, pelli, miele, cera, frutta, ecc, ecc.