Sassari comune con Pisa

1275. Morte di Zanche

Brancadoria, genero di Michele Zanche, ultimo Regolo di Torres, diventato signore di Sardegna, per togliere la corona al suocero lo invitò a pranzo, e quando erano alle frutta lo fece pugnalare a tradimento al fianco della propria figlia. Brancadoria faceva con Zanche, ciò che Ubaldo aveva fatto un giorno con Barisone III! – Il Padre Napoli fa morir Zanche nel 1271 – e ciò potrebbe favorire coloro che dicono Sassari retta a Comune colla morte dell’ultimo Regolo di Torres; difatti in questo caso, il novello Podestà Arrigo di Caprona, spedito a Sassari nel 1272, potrebb’essere il secondo Podestà.
È questo il tempo in cui Sassari viene fuori, addirittura ragguardevole città e Capo di quel Regno Turritano, che in mille guise si disputavano colle armi alcuni dinasti sardi e forestieri, cioè: – Brancadoria, l’assassino di Zanche – Mariano II – Guelfo del Conte Ugolino – e infine le due Repubbliche di Genova e di Pisa, le quali per ambizione di potere e per interessi di commercio erano costantemente rivali. Sassari allora acquistò il nome di Civitas turritana.
La Repubblica di Genova era però più attiva di quella di Pisa, e in certo modo anche più potente, perché da gran tempo vi commerciava e vi aveva molte famiglie. La città si divise in due grandi fazioni, la Genovese e la Pisana, ed ambe avevano dalla loro parte un forte partito di Sassaresi.