Il vicolo oggi detto degli Scolopi, si chiamava a quei tempi dell’Argenteria, perché colà avevano le loro botteghe tutti gli orefici e gli argentari. L’antica denominazione data a questa via fu conservata sino al 1837, come risulta da alcuni pubblici strumenti, e come i nostri vecchi ce lo assicurano.
Non si poteva marcare argento od oro, se non col marco ordinato dal Comune; né si poteva vendere l’uno e l’altro senza mostrarli prima ai Signori del Consiglio – sotto pena di lire 50 di Genova, che andavano a benefizio delle mura della città.
L’argento di cui ordinariamente dovevano servirsi era de grussos aquilinos, (dei grossi Acquilini) specie di moneta imperiale d’argento. Ogni argentiere doveva depositare, a titolo di garanzia, lire 100 di Genova, e prestava il giuramento di lealtà.