Leggi e Giustizia

Mariti dissoluti

È detto nei Codici, che, se una donna maritata con dote avesse un marito prodigo che spendesse malamente i propri beni nelle taverne, nel giuoco o in altri brutti vizi, e questo marito venisse in povertà, un Messo del Comune, a richiesta della moglie, poteva tradurre il marito dinanzi al Podestà ed al Consiglio.
E se per sua confessione o per altra prova, risultasse la sua prodigalità ed i suoi vizi, allora si assegnavano i suoi beni alla moglie fino al capitale della dote, e si affidavano ad una persona onesta per garanzia della donna.