La Città

La lingua sassarese

La lingua sassarese al tempo della Repubblica era la lingua pisana; poco per volta, e colla dimora in Sassari di moltissimi Corsi, si è alquanto alterata coll’introduzione in essa di molti vocaboli stranieri.
Col dominio della Spagna, durato per ben quattro secoli, vennero per certo distrutte molte parole pisane, le quali vennero sostituite con altrettante spagnuole, come pure accadde nei dialetti sardo-logudorese (del Capo settentrionale) e sardo campidanese (del Capo meridionale).
Ciò pertanto la lingua sassarese si mantenne sempre pisana nell’essenza – come nell’essenza si mantenne latina la logudorese e la campidanese – E per fermo, col dominio di quattro secoli, gli Spagnuoli sarebbero riusciti ad alterare la lingua dei sassaresi, se Sassari in ogni tempo non fosse stata così superba da isolarsi, non solo dalla Spagna, ma pur anco dalle proprie ville circonvicine, i cui abitanti riguardava quali forestieri, dando loro il nome di sardi dei villaggi.

Malgrado le molte parole spagnuole introdotte, il nostro dialetto mantenne sempre l’ossatura pisana. – Noi sassaresi, per esempio, abbiamo gli articoli singolari lu e la (il lo la) ed il plurale li (i le), mentre tutti gli altri dialetti sardi hanno su e sa pel singolare, e sos e sas pel il plurale; abbiamo i pronomi noi, voi, eddi (noi, voi, essi) mentre gli altri dialetti hanno nos, bos, issus; abbiamo i verbi italiani, troncando l’ultima sillaba: volé, andà, , cantà, abrì, vidè (volere, andare, cantare, aprire, vedere); – coniughiamo il verbo avere: aggiu, hai, ha (ho,hai, ha), e così di seguito.

Rivenendo all’influenza che ebbe la dominazione Aragonese e Castigliana nel nostro dialetto, mi piace qui segnalare alcuni vocaboli puramente spagnuoli introdotti nella lingua sassarese e accettati dal popolo, non certo prima degli ultimi anni del Secolo XV; e notate, che tutti i detti vocaboli sono pur penetrati nel dialetto logudorese e campidanese; ciò che potrebbe significare, che Sassari ha forse ceduto non alla signoria Aragonese e Castigliana, ma agli altri popoli fratelli, per necessità dei trafìchi e dei commerci.
E senz’altro metto a confronto fra loro alcune parole sassaresi e spagnuole, colle rispettive corrispondenti italiane:

SASSARESE SPAGNOLO ITALIANO
AcabbàAcabàrUltimare, finire
AprètuAprietoPericolo, bisogno urgente
Aòrru, AurràAhorro, AhorarRisparmio, risparmiare
Abbulòtu, AbbulutàAlboroto, AlborotàrTumulto, far tumulto
ApusèntuAposentoCamera
AzzottàAzotarSferzare
AfòrruAforroFodra
AzzertàAcertarColpire il segno
BaràtuBaratoA buon patto
ButicàriuBoticarioFarmacista
BrìncuBlincoSalto
BarriuBàrrioCarico
CarignuCarinoCarezza
CuidadduCuidadoSolerzia, cura
CagliàCallàrTacere
CurridoriCorredorPoggiuolo
CheddaQuedaSettimana
CumbiddàCombidarInvitare
DisacatuDesacatoDisordine
DismàiuDesmajoSvenimento
DiciuDicho (diciu)Proverbio, motto
FaltaFaltaMancanza
IsmulzàAlmorzarFar colazione
InfadduEnfadoMolestia
IntragniEntranasViscere
IscuddrugnàEscudrinârScrutare
IstràguEstragoFatica eccessiva
LàticuLàtigoFrusta
LacàiuLacayoLacchè
MuddinaMollina (moglina)Pioviggina
MognuMòno (mogno)Treccia sulla nuca
PatiuPatioPiazzetta, largo
PrètuPlèitoLite
PidiPedirAccattonare
PriguntàPreguntarInterrogare
RumagliettuRamilletteMazzo di fiori
RifriadduRefriadoRaffreddato
SumbreriSombreroCappello
TerziupeluTerciopeloVelluto
TìpiriTipleSoprano
TrampaTrampaInganno, mala fede
TundaTundaBastonatura