La città è murata all’antica; entrasi in questa per cinque porte denominate del Castello, del Macello, e Rosello, porta Ucceri, porta di S. Antonio, e porta Nuova. Cinque strade ben larghe conducono dirittamente cosi dentro come fuori di esse.
Quivi è la sеde di un governatore, che colla dipendenza del Vicerè comanda nel capo denominato di Sassari per l’addietro Logudoro, il quale ha sotto i di lui ordini tre altri governatori, che sono quelli d’Alghero, Castelsardo, e Goceano, dove attualmente non vi è alcun governatore, ma soltanto un semplice reggitore, e li reggitori di diversi baroni, che tengono ville in quel capo, e risiedono in Ispagna, o in Cagliari. Vi risiede altresì l’arcivescovo metropolitano di tutte le sedi vescovili in quel capo esistenti; havvi la chiesa cattedrale trasportatavi da Torres nell’anno 1441, in tempo del S. Pontefice Eugenio IV. Li seminari per l’educazione della gioventù, le pubbliche scuole regolate l’una da sacerdoti secolari, e l’altre da’ religiosi delle scuole Pie, e la Regia Università degli studi; vi abitano parimenti molti feudatarii, e molte famiglie nobili antiche, e moderne.
(Tratto dal libro Della città di Sassari notizie compendiose sacre e profane di Giuseppe Cossu 1739-1811, editore Reale Stamperia Cagliari, anno di pubblicazione 1783).